Le emozioni fanno parte della nostra vita da sempre. Ci accompagnano fin dalla tenera età, crescono e si evolvono con noi, facendoci compagnia fino al nostro ultimo giorno. Le emozioni sono tantissime, ognuna diversa dalle altre e corredate da molteplici sfumature, più o meno intense. L’esistenza umana è quindi intessuta di emozioni. E queste hanno un ruolo veramente molto importante nella nostra vita mentale e sociale. La loro forza, la loro resistenza ed intensità, molto spesso può confondere, turbare e destabilizzare. Non sono solo le emozioni negative quelle che ci possono sconvolgere. Talvolta anche quelle positive, non sono sempre ben chiare e definite e forzano azioni e reazioni che non comprendiamo del tutto. Sembra naturale e facile capire e gestire le proprie emozioni, ma non è sempre così e soprattutto, non lo è per tutti. Il sostegno psicologico può, in questi casi, diventare un faro guida per comprendere e accettare al meglio tutte le emozioni che costellano il firmamento della nostra esistenza.
Tu chiamale se vuoi emozioni…
Le emozioni sono la linfa vitale di cui è imbevuta la nostra esistenza. Ne esistono di piacevoli (come euforia, gioia, felicità, orgoglio, ecc…) e di spiacevoli (tristezza, paura, angoscia, ansia, ecc…). La loro intensità varia a seconda dell’esperienza e della situazione ed esiste una correlazione stretta tra loro e un’evidente manifestazione corporea. Questo perché le emozioni si esprimono anche attraverso una certa partecipazione del corpo, chiamata “attivazione fisiologica”.
È per questo che quando proviamo delle emozioni, ad esempio, aumenta il battito cardiaco, il ritmo della respirazione varia, si può impallidire, o arrossire, si percepisce secchezza in bocca, o si dilatano le pupille. Una volta passata l’emozione, il corpo si ristabilisce, tornando al precedente equilibrio. È il nostro corpo stesso che esprime emozioni, senza, alle volte, aver bisogno delle parole. E mentre le parole possono essere, più o meno facilmente, falsificate, la comunicazione non verbale del corpo, è molto difficile da mascherare o contraffare.
A cosa servono le emozioni
Le emozioni servono a sopravvivere. Hanno lo scopo, di base, ad adattarci e ad evolvere nella società. Ad esempio le emozioni positive sono un canale comunicativo che serve a rafforzare e consolidare i legami affettivi con le altre persone. Mentre le emozioni negative sono necessarie per “metterci in guardia” da determinate situazioni interpretabili come “minacciose” (da un punto di vista fisico e psicologico) e, di conseguenza, di comportarci in un determinato modo.
Le emozioni sono quindi esperienze evocate in modo del tutto naturale dalle persone, in occasione di ogni situazione vissuta. Esperienze più o meno intense e passeggere, che servono a prendere contatto con tutti gli altri, in svariati modi ed occasioni.
Sostegno psicologico quando le emozioni diventano un problema
Alcune persone possono presentare delle difficoltà ad esprimere emozioni, a riconoscerle in sé stessi e negli altri. Non tutti, infatti, hanno la stessa “competenza emotiva” per fronteggiare adeguatamente lo stress che emozioni spiacevoli e dolorose, possono provocare. In questi casi rivolgersi a professionisti della salute mentale, in grado di fornire il giusto sostegno psicologico, può aiutare ad affrontare le situazioni esterne, partendo da una maggiore consapevolezza interna.
La competenza emotiva serve a padroneggiare i propri trascorsi emotivi, sviluppando la capacità di accettare sé stessi e le proprie esperienze emotive per quello che sono. Significa avere consapevolezza del proprio stato emotivo e riuscire a definire e partecipare empaticamente alle emozioni delle altre persone.
La competenza emotiva si crea strada facendo, attraverso l’educazione delle emozioni. Educazione che si acquisisce tramite socializzazioni e interazioni, all’interno e all’esterno della propria famiglia. Non è sempre così facile e intuitiva come si possa credere, anche perché il modo di provare e di esprimere le emozioni, cambia e si evolve di continuo nel corso della vita. §Per capire come questo avvenga, qualche volta è necessario a. rivolgersi ad uno psicologo che sappia indicare meglio la strada da percorrere per raggiungere un’equilibrata competenza emotiva.
I problemi emotivi
Ne esistono di varia natura e uno psicologo può facilmente capire di cosa un soggetto soffre, semplicemente analizzando la sua esperienza attuale e pregressa. Alcuni problemi emotivi, ad esempio, possono riguardare la consapevolezza delle emozioni. In questo caso le abilità cognitive di percezione, di riconoscimento e identificazione delle emozioni, sono chiamate direttamente in causa.
Altra cosa invece i problemi legati alla disregolazione delle emozioni. In questo caso si parla di persone che gestiscono le emozioni in modo disadattivo. In questo caso si rende necessaria una regolazione emotiva che aiuti a capire e riconoscere le emozioni per poterle usare come segnali in base ai quali sapersi poi comportare di conseguenza.
Infine le emozioni provocano anche problemi legati alla visione di noi stessi, il mondo che ci circonda, relazioni e scopi associati. Anche in questo caso un sostegno psicologico corretto può essere un valido aiuto per non far prevalere ed attivare in modo massiccio una o più emozioni, che porterebbero ad una serie di problemi nell’area delle relazioni interpersonali.