Nessuno ti può giudicare…nemmeno tu!

Il body shaming è essenzialmente una forma di bullismo che consiste nella derisione del corpo e più in generale dell’aspetto fisico di una persona. La parola inglese è composta da “body” che significa corpo e da “shaming” che vuol dire far vergognare, deridere, prendere in giro. Un fenomeno oggi, purtroppo largamente diffuso, non solo nella realtà, ma anche sui social. Atteggiamenti di questo genere possono insorgere in qualunque momento e in ogni contesto, attraverso commenti e giudizi solo “apparentemente innocui”.

L’aspetto e il corpo, nonostante siano sotto gli occhi di tutti, rappresentano una dimensione privata. Il corpo di ogni persona è un libro che racconta una storia, molte volte complessa. Momenti più o meno difficili del cammino intrapreso e delle difficoltà affrontate. Commentare, giudicare, e/o criticare, questa storia, può portare anche a gravi conseguenze. E non basta un semplice: “lo dico per la tua salute” a giustificare quanto detto. Una volta pronunciato il giudizio, il dado è tratto e il danno è fatto. Difficile tornare indietro.

Il body shaming può avvenire in qualunque luogo, a casa, a scuola, a lavoro e durante tutta la vita. Non esiste infatti un’età maggiormente colpita rispetto ad altre. Casi di body shame si possono verificare durante l’adolescenza, ad opera di compagni ed “amici”, piuttosto che a trent’anni o quaranta. Persino in vecchiaia il fenomeno non si arresta. Non è l’età a rallentare o bloccare il giudizio da parte degli altri. Questa pratica si verifica sia quando qualcuno critica il proprio corpo paragonandolo a quello di un altro/a, sia quando si critica l’aspetto fisico di una persona (sia di presenza che in sua assenza).

Body shaming: non sono consigli utili

Soprattutto sui social il body shaming è praticato senza alcun filtro. I social network hanno purtroppo fatto perdere di vista la differenza tra sincerità e mancanza di delicatezza. Per questo motivo il body shaming è messo in atto molto spesso, involontariamente, con la convinzione, errata, di dare un consiglio utile.

Il body shaming non è un consiglio, ne tanto meno un consiglio utile. É una critica, più o meno aspra, all’aspetto fisico della persona che la riceve e, di conseguenza, alla vita stessa di quella persona. Insulti, allusioni, giochi di parole, doppi sensi, frecciatine e perfino ingiurie, mettono in imbarazzo e fanno vergognare la “vittima”. La fanno sentire non adatta, non all’altezza, sbagliata. Creano a volte una pressione psicologica molto difficile da sostenere, soprattutto da soli. La possibilità di dileggiare un’altra persona in qualunque momento, ha reso estremamente urgente la necessità di dare una risposta significativa a questo dilagante fenomeno. Una risposta che può arrivare solo da specifici professionisti.

Infatti ci sono casi in cui, per affrontarla, è meglio rivolgersi agli specialisti della salute mentale. Gli psicologi possono aiutare veramente ad arginare il problema, guidando verso una presa di coscienza di se stessi più profonda e veritiera. Una conoscenza che si discosta dai canoni di bellezza imposti dalla società, che si allontana dagli stereotipi programmati da media e che faccia aprire gli occhi sulla realtà delle cose e delle situazioni. Perchè dietro ogni aspetto fisico si nasconde sempre una storia, una realtà personale che nessuno ha il diritto di giudicare.

I modelli di bellezza non esistono

I canoni e i modelli di bellezza imposti dalla società spingono, in modo pressante e perentorio, le persone ad adeguarvisi. Un adeguamento che spesso è difficile e che non permette quasi mai di raggiungere i livelli privi di imperfezione che la società vuole far credere essere gli unici validi

La conseguenza è che riuscire ad accettare ed amare il proprio corpo nell’attuale società, risulta molto difficile, perché ci si confronta costantemente con gli standard imposti dai media. Standard che hanno stabilito i criteri per essere “desiderabili”e che alimentano il senso di frustrazione e infelicità per non essere in grado di raggiungerli. Tutto questo porta ad una costante insoddisfazione verso il proprio corpo.

É un circolo vizioso che porta a stati d’ansia e di insicurezza, che minano l’autostima e uno stile di vita sano ed equilibrato mentalmente e fisicamente.

Ma i modelli di bellezza, in realtà, non esistono. Le caratteristiche fisiche di una persona sono la somma delle proprie esperienze, della propria personalità, della propria cultura e sono strettamente legate alla propria dimensione emotiva. Quello che le persone provano verso il proprio corpo, ne influenza la percezione che ne hanno e viceversa. Questo significa che avere un buon equilibrio mentale, permette di osservarci per quello che veramente siamo, senza lasciarsi influenzare esternamente da canoni di bellezza effimeri e privi di sostanza.

Per superare il “dolore del provare vergogna” è necessario lavorare su se stessi, rinunciando all’idea insensata di dover essere a tutti i costi i migliori, o aderire ai criteri scelti e decisi da altri. Uno psicologo può aiutare a lavorare sulla propria autostima e sui rapporti che si creano con le altre persone in modo tale che siano rapporti basati su una profondità emotiva dissociata dal mero aspetto fisico e dall’apparenza. La bellezza è una caratteristica soggettiva e non esistono canoni uguali per tutti.

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