L’equilibrio nel mondo femminile vede protagonisti molti diversi aspetti della vita. Una donna è infatti un concentrato polivalente di molteplici stati d’essere, attitudini, capacità, situazioni e contraddizioni. Una donna non è semplicemente una donna. C’è sempre qualcosa in più da calcolare nell’equazione della vita. Una donna ha la capacità di essere e diventare quello che vuole, quando vuole. Il percorso è lungo e difficile e richiede costante impegno e non pochi sacrifici. Quello che può sembrare del tutto naturale al mondo esterno, è invece il risultato di una continua organizzazione.
Essere donne, mogli, madri, e lavoratrici, significa essere portatrici di responsabilità e doveri continui. Una lotta senza tregua che si svolge ogni giorno sotto gli occhi e sguardi indifferenti di tanti, che danno per scontato molto più di quello che dovrebbero. E quando la pressione è troppa è il momento di prendere il coraggio a due mani, e chiedere un aiuto psicologico ai professionisti della salute mentale. Anche le sfide quotidiane e la routine sono situazioni da affrontare ben equipaggiate e con il giusto sostegno psicologico.
La forza e la determinazione
Se la strada intrapresa è quella di donna, mamma e lavoratrice, la prima cosa da fare è quella di mettere in conto che ci saranno nuovi percorsi da intraprendere, talvolta faticosi, ma che se affrontati con la giusta forza e determinazione, porteranno a una crescita personale innalzando i livelli di autostima e autoconsapevolezza. È probabile che verranno a farci visita i cosiddetti sensi di colpa o rimorsi, per aver sottratto alla famiglia e ai figli tempo prezioso, ma bisognerà tener a mente che il lavoro può essere necessario per il benessere economico, psicologico individuale e familiare. Nel momento in cui, per circostanze lavorative, sarà necessario, ad esempio, delegare l’organizzazione del compleanno del figlio, non bisognerà farsi sopraffare da sentimenti negativi ma lavorare sulla formazione di essi affinché diventino costruttivi e non distruttivi. Quello che è veramente importante è riuscire a conciliare, quando possibile, i vari impegni e ruoli durante la giornata rimanendo obiettive con sé stesse e con le nostre possibilità.
Inoltre, è importante se non fondamentale, che la coppia coniugale collabori attivamente nella gestione della casa e dei figli, in modo che, non sia solo una parte a sobbarcarsi tutti gli impegni familiari. Qualora risultasse difficile per la coppia trovare il giusto equilibrio, in particolar modo, dopo la nascita di un figlio, è consigliabile rivolgersi ad uno psicologo per richiedere un sostegno di coppia genitoriale o coniugale.
Mai dire “dovrei”
I dovrei pronunciati oggi sono il risultato di pressioni esterne e aspettative sociali che non valgono per tutte le famiglie. Dover leggere la favola della buona notte, dover preparare la merenda sana ogni giorno, presenziare alla partita di pallone, sono solo alcuni esempi. E ‘bello e giusto essere coinvolti nelle attività dei propri figli, ma è la qualità del tempo e non la quantità che fa la differenza. Centrali nella vita di ogni madre, ma è giusto saper ritagliare anche i momenti di svago da passare con le amiche, con il proprio partner o solo con sé stessi, al fine di staccare la spina e ricaricare le energie.
La cosa migliore da fare è forse quella di sostituire la parola “dovrei” con “potrei”, per lasciarsi aperte più porte. Non è una questione di voglia, di interesse o di affetto. Semplicemente è giusto avere più opzioni e scegliere la migliore rendendo partecipi nel processo di scelta, la famiglia stessa.
Diminuire la pressione
Buone, non eccezionali. Basta e qualche volta avanza. In altre parole, non è necessario essere sempre mogli e/o madri eccezionali, o svolgere in modo eccezionale una determinata mansione a lavoro. Basta fare tutto al meglio, senza mettersi pressione e forse abbassando un po’ l’asticella delle proprie aspettative. Questo rende sicuramente più tranquille e serene. Vivere senza ansia, sensi di colpa e fatiche. Non è quindi necessario essere sempre da “copertina”, ma raggiungere un benessere interiore e di appagamento che ci fa star bene con noi stesse e con gli altri.
Attenzione e dedizione
La concentrazione è l’arma segreta per il giusto equilibrio. Se sul lavoro è necessario essere concentrati per dare il meglio di noi, allo stesso modo, quando siamo con la famiglia è giusto dedicarle la stessa concentrazione senza lasciarsi sopraffare da pensieri lavorativi e organizzativi.
Quindi, ad ogni momento della giornata dovremmo dedicare la giusta attenzione, vivendo al massimo il tempo presente senza lasciarci sopraffare da pensieri ansiosi che ci proiettano in un tempo futuro.
Allo stesso modo non è giusto diluire con la distrazione la propria presenza in famiglia e/o con i figli. Il tempo a loro dedicato deve essere di qualità e la mente concentrata e rivolta solo e soltanto a loro. Quando si passa del tempo con la famiglia, la donna multi tasking del lavoro, può anche prendersi un attimo di riposo.
Aiuto psicologico per trovare il giusto equilibrio e stare bene con sé stesse
Destreggiarsi tra tutto questo ha il suo prezzo. E quando gli impegni di una donna nel corso della giornata iniziano ad essere veramente pressanti e ad accumularsi l’uno sull’altro, creando, ad esempio, situazioni di ansia, depressione o stress, è il momento di rendersi conto che è necessario un aiuto psicologico per affrontarli. Farsi aiutare non significa arrendersi, ma iniziare ad essere consapevoli di un problema, volerne porre rimedio, iniziando a prendersi cura di sé stessi.
Riconoscere un momento di bisogno, vuol dire essere consapevoli di sé stesse e dei propri limiti. Significa conoscersi a fondo e sapersi controllare. Vuol dire volersi bene e, soprattutto, voler bene alle persone che ci stanno accanto e vicine ogni giorno. Se il nostro benessere è compromesso dallo stress e dalla pressione del “dover fare troppo e bene”, non è giusto che siano gli altri a rimetterci. Sensibili ai nostri umori e stati d’animo, le persone a noi care percepiscono, magari senza capirlo a fondo, il nostro eventuale disagio psicologico.
Questo si ripercuote su tutto quello che facciamo, dal prendersi cura della famiglia e/o dei figli, al regolare svolgimento del nostro lavoro. Prima di arrivare ad un punto di rottura definitivo è bene chiedere una mano. Un valido e concreto sostegno che ci guidi verso una conciliazione interiore e una personale realizzazione, appagante e soddisfacente.