Il volersi rivolgere ad uno psicologo è spesso una decisione che matura pian piano e talvolta è limitata dal rifiuto della presa di conoscenza del problema stesso. Qualche volta, infatti, l’attesa, prima della decisione definitiva, si protrae così a lungo, che alla fine convivere con il proprio disagio psicologico diventa insostenibile.
Prima che qualunque situazione precipiti, di fronte ad un blocco, un disagio, una sofferenza o un malessere, la cosa migliore da fare è prendere il coraggio a due mani e rivolgersi ad un professionista della salute mentale. É infatti necessario prendersi cura della propria salute psicologica, tanto quanto di quella fisica. Per farlo si devono affrontare e superare molte barriere mentali, propri e altrui pregiudizi, stereotipi sociali o convinzioni errate e cercare di migliorare quanto prima, la propria situazione.
Prendersi cura della salute psicologica
Il primo passo è saper riconoscere di avere un problema o un disagio che si protrae da tempo e inficia sulla nostra qualità di vita. Se nonostante svariati tentativi di porvi rimedio la situazione continua a sfuggire di mano peggiorandola ulteriormente, è necessario porre rimedio chiedendo aiuto ad un professionista della salute mentale.
La chiave di volta, dopo avere preso coscienza di aver bisogno di un sostegno psicologico, è prendere coraggio e affrontare tale disagio con l’aiuto di un professionista in grado di valutare, sostenere e supportare il carico emotivo e accompagnare verso un percorso di benessere e cambiamento individuale, di coppia o familiare.
I motivi che possono spingere una persona a cercare aiuto in uno psicologo, sono tanti e tutti diversi tra loro. É possibile, ad esempio, aver bisogno del suo sostegno, in un determinato periodo della vita, che si riveli essere insostenibile se affrontato da solo. Uno psicologo può aiutare a ritrovare l’armonia e l’equilibrio perduto, può favorire una crescita interiore personale, può aiutare ad orientarsi nella giusta direzione e a superare una crisi temporanea o duratura, in un’ottica di maggior consapevolezza di sé stessi e delle dinamiche relazionali che ci circondano.
Riconoscere di avere bisogno di aiuto, è il primo passo verso un cambiamento. Per quanto possano spaventare i cambiamenti, essi ci permettono di crescere ed evolvere, facendoci uscire dalla nostra zona di comfort e aprendoci a nuovi scenari di consapevolezza che ci consentono di avere un punto di vista diverso e un approccio ai problemi da una prospettiva mai considerata.
Superare un disagio psicologico
Ogni libro inizia dalla prima pagina. Sembra una frase banale, ma in realtà racchiude una verità imprescindibile. Quando si inizia la lettura di un libro, è insensato pensare di cominciare da metà tomo. Per capire la storia e appassionarsi alle vicende, è necessario partire dal principio, proseguire la narrazione e infine arrivare alla conclusione.
Allo stesso modo, quando ci troviamo a dover affrontare un disagio psicologico (di qualunque natura esso sia), la prima cosa da fare è rendersene conto. Presa coscienza della presenza di un problema, è opportuno poi ricordarsi che non si è mai veramente soli per affrontarlo. A questo punto basta cercare un aiuto psicologico da parte di qualcuno che abbia fatto della salute mentale una professione.
I problemi infatti devono essere analizzati dalla giusta prospettiva e, soprattutto, obiettivamente. Quando questi ci riguardano in prima persona, è sempre molto difficile essere veramente obiettivi. Un punto di vista esterno, che capisca e centri il “cuore” del disagio psicologico, è un aiuto prezioso a cui nessuno dovrebbe rinunciare in caso di difficoltà.
L’aiuto che uno psicologo può dare
Spesso quando pensiamo alla psicologia e ad una seduta terapeutica, la prima immagine che viene in mente, è quella di noi stessi a piangere su un lettino da analista nello studio di un dottore. Non è corretto però legarsi ad immagini evocate da stereotipi hollywoodiani, che per anni hanno martellato la nostra visione della psicoterapia.
Rivolgersi ad uno psicologo, significa mettere da parte certi cliché al fine di essere accolti in un setting adeguato nel quale il paziente possa sentirti libero di poter esprimere ciò che prova. Chiedere aiuto a qualcuno per un disagio psicologico, significa cercare un sostegno concreto che ci insegni a capire, riattivare e rinsaldare le proprie energie e capacità. Significa anche trovare le giuste motivazioni interne, che ci consentano di superare il momento di crisi, i blocchi creati nel corso del tempo e gli ostacoli psichici.
Uno psicologo crea una dimensione personale, nella quale confidarsi e confrontarsi in tranquillità e sicurezza, ritrovando punti di riferimento e risposte.
L’importanza di un sostegno esterno contro un disagio psicologico
Il sostegno psicologico si basa sulla reciproca collaborazione attiva, tra il professionista e paziente. Fiducia, empatia e disponibilità sono alla base di questo rapporto. Una relazione di qualità con il proprio psicologo si misura in base a molti elementi. Primo fra tutti è la fiducia reciproca che sta alla base della relazione d’aiuto e che accompagnata dalla comprensione, il sostegno e l’empatia crei una relazione nella quale è possibile supportare l’individuo nel percorso di risoluzione di conflitti e problemi, apportando benessere e consapevolezza psicofisica.
Può capitare che il percorso da intraprendere per giungere ad una conclusione del proprio disagio psicologico, sia intenso e a volte faticoso affinché possa essere messo in atto quel cambiamento che ricerchiamo. Per questo motivo è necessario che il tempo che psicologo e paziente trascorrono insieme, sia un tempo di qualità, che predisponga all’obiettivo da perseguire con la giusta serenità.