L’emergenza Covid-19 ha messo a dura prova tutta l’Italia, tutto il mondo. L’epidemia si è abbattuta sul nostro paese come un fulmine a ciel sereno. Senza alcun preavviso, senza mezzi termini. Di conseguenza, le contromisure che sono state adottate, sono state pesanti e repentine. Il cambiamento di abitudini che è stato imposto ha generato non poche difficoltà. Isolamento, divieto di uscire, preoccupazione per il diffondersi del virus, la paura che il contagio possa toccarci in prima persona, o le persone più vicine, l’ansia legata ad una possibile crisi economica e tutte le relative conseguenze future. Tutto questo può scatenare la necessità di gestire in modo appropriato il nuovo stato delle cose. Non sempre è necessario farlo da soli. Un buon sostegno psicologico, da parte di professionisti della salute mentale, può aiutare concretamente a sostenere l’equilibrio in questo momento precario e vulnerabile.
Gestire lo stress
Una delle più grandi preoccupazioni che attanaglia gli italiani in questo periodo, è la gestione dello stress. Uno stress causato da molteplici situazioni, riassumibili nell’espressione della “Sospensione della normalità”. Questo periodo infatti equivale ad una sorta di “still” delle nostre abitudini e consuetudini quotidiane, che dobbiamo imparare a gestire nel migliore dei modi. Adattandosi alle nuove circostanze, è possibile, alla fine, trarne anche qualcosa di buono. Un insegnamento auspicabile, alla fine di questo periodo oscuro, sarebbe l’acquisizione di una maggior consapevolezza di noi stessi e delle nostre fragilità e vulnerabilità, rapportate anche al sistema relazioni che ci circondano. Per ridurre lo stress è consigliabile parlarne a persone amiche, familiari, al proprio psicologo o medico curante. È necessario fare esercizio fisico costantemente e praticare esercizi di rilassamento e, prendersi cura di noi stessi praticando uno stile di vita sano, caratterizzato da una buona alimentazione e un adeguato riposo.
La chiave di volta in alcune situazioni può essere quella di poter avere un valido sostegno psicologico al proprio fianco.
Consigli per tenersi impegnati
Quando situazioni d’emergenza obbligano gli individui ad una solitudine, o ad una convivenza forzata, per riuscire a mantenere l’equilibrio e l’armonia, ci sono una serie di accorgimenti che è sempre bene seguire. Possono essere considerati dei veri e propri consigli da ascoltare, o comunque ai quali ispirarsi, per tenere mente e corpo occupati, durante un periodo anomalo. La stessa Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ha voluto riassumere in un solo documento, i punti da ricordare durante il periodo della quarantena, per tenersi impegnati, senza avere impegni.
Informarsi ma sempre con moderazione
No alla sovra esposizione mediatica delle informazioni!
Una cosa sulla quale tutti gli esperti si trovano d’accordo, è quella di non passare intere giornate ad inseguire le notizie sulla pandemia. Trovata una fonte affidabile, è bene seguire quella e quella soltanto. Evitare fonti non attendibili, social allarmanti e inutili catene angoscianti. Importante è anche capire il proprio limite personale e rispettarlo. Se alla quinta notizia allarmante e tormentosa letta su internet, si inizia ad accusare sintomi di angoscia e malessere, è bene mettere un punto e non insistere continuando oltre.
Mantenere la socialità
Una delle tante conseguenze da affrontare, legata alla pandemia e alla paura del contagio, è l’atteggiamento di ansia e diffidenza nei confronti delle poche e rare persone incontrate nelle inderogabili uscite. Aristotele, definì l’essere umano un animale sociale, in quanto capace di unirsi in gruppo e costituire una società. Ogni società, è composta da individui che si organizzano anche in base a delle regole che devono essere rispettate al fine di sentirsi membro della stessa comunità che le ha decise. L’uomo per sentirsi a suo agio all’interno della società ha bisogno anche di sentirsi sicuro. Per sentirsi sicuro, senza innescare meccanismi di attacco, fuga o impotenza, deve percepire accoglienza, comprensione, condivisione e empatia nell’altro. Questa sensazione può essere percepita attraverso il tono della voce, piuttosto che nei sorrisi, o negli sguardi delle altre persone. A porre rimedio a questa situazione, corre in nostro aiuto la tecnologia. Abbiamo la fortuna di vivere in un periodo nel quale la lontananza può essere accorciata. Per questo il consiglio è quello di fare una videochiamata in più, piuttosto che una in meno, o non farla proprio. Al posto di un semplice messaggio, di una mail, o di una telefonata standard, meglio ricorrere ad un supporto visivo che metta in contatto una o più persone. In questo modo la sensazione di solitudine diminuirà e la percezione di alienazione si assottiglierà.
Fare attività fisica
Fare attività fisica diventa di assoluta importanza durante una quarantena. Sembra impossibile crederlo, ma fare attività fisica può dare un beneficio psicologico non indifferente. Ha una funzione fortemente antidepressiva e aiuta la mente a liberarsi dal peso opprimente dello stress e dell’angoscia. Sorgono però problemi di logistica in ambienti magari stretti, o in case non dotate di giardini, balconi o terrazze. Ma c’è sempre una soluzione a tutto e anche in questo caso la tecnologia corre a darci una mano. Attraverso videochiamate, ad esempio, è possibile mettere in contatto più persone, amici e parenti, con i quali organizzare delle vere e proprie sessioni “sportive” (dallo yoga, al pilates, alla meditazione, dal saltare la corda a sollevare pesi). Aiuta molto anche fare attività fisica in giorni fissi, ad orari fissi, come quando si frequenta la palestra.
Seguire una routine
Cercare di ricreare la stessa routine che esisteva prima della quarantena, durante le nostre giornate passate in casa, o crearne una nuova. Avere una routine bilanciata, scandita dalla programmazione di varie attività ad orari cadenzati durante la giornata, permette di mantenere il controllo e la gestione sulla propria situazione. É importante per non trasformare il tempo in isolamento, in un tempo caotico e disordinato. Prendersi del tempo, per dare senso al tempo. L’autogestione è molto importante in isolamento, anche per imparare ad usare il tempo in modo diverso, rispetto a come veniva fatto prima della quarantena.
Imparare cose nuove
È tempo di dedicarci del tempo, cercando di focalizzarci sul momento presente e impegnarsi in attività da sempre rimandate o trascurate o iniziarne di nuove, per gettare, oggi, le basi del nostro domani. In assenza di particolari situazioni difficili da gestire, la quarantena può essere considerata come un’opportunità. Un’opportunità di finire di fare qualcosa iniziato tanto tempo fa e mai portato a termine. Oppure un’opportunità di fare quella particolare cosa, che avremmo sempre desiderato fare, ma per la quale non c’era mai tempo. E ancora. Scoprire ed esplorare cose nuove. Imparare qualcosa di nuovo, stimola ed aiuta ad andare avanti dandoci la percezione di aver impiegato bene e produttivamente il nostro tempo. La noia non deve spaventare, perché è da uno stato di noia, che vengono le idee creative migliori.
Un isolamento condiviso
La situazione che l’Italia sta vivendo in questo particolare momento, riguarda moltissime persone, sia nel nostro paese, che nel resto del mondo. Angoscia, frustrazione, paura e scoramento sono sensazioni comuni e condivise con milioni di altre persone. Tutto però può essere affrontato e superato e se da soli diventa arduo e difficile, ricordiamo che possiamo contare sul sostegno psicologico di professionisti qualificati della salute mentale. Non bisogna mai aver paura di chiedere aiuto, soprattutto nei momenti di maggiore criticità e difficoltà.