Riscoprire il piacere di stare insieme…o no? Il pranzo della domenica non sarà più lo stesso!

Con l’emergenza Covid-19, l’Italia si trova bloccata a casa, in situazioni anomale e diverse dalla solita routine. Sono giorni dell’attesa. Giorni sospesi. Giorni in cui si è “costretti” a condividere forzatamente tempi e spazi. Fermi a casa per giorni e giorni, dobbiamo fare i conti con il tempo e con la sua condivisione con gli altri membri della famiglia. Non abituati a questa convivenza forzata, fatta di equilibri precari, la situazione potrebbe diventare “elettrica”, per così dire. Ma c’è anche chi è stato costretto alla separazione dai propri cari e vive con angoscia momenti di eterna solitudine. É necessario quindi riuscire a trovare un equilibrio mentale, anche attraverso un adeguato sostegno psicologico, per ristabilire armonia e benessere nella vita quotidiana.

Ritmi sfrenati e cambiamenti di vita

La nostra società, fino ad oggi, è sempre stata basata su ritmi sfrenati e un’alta produttività. Il lavoro non conosceva pause, né sabati, né domeniche, né giorni festivi. All’improvviso, poi, è arrivato l’obbligo di fermarsi. Tutto insieme, repentinamente e senza alcun preavviso. Questo cambiamento immediato ha richiesto un enorme sforzo da parte di tutti per cambiare, sin da subito, le proprie abitudini. Si tratta di un grosso sforzo e un grandissimo passo per chiunque. Per le persone adulte cambiare il proprio stile di vita è molto complicato. Per quanto possa sembrare assurdo, l’essere umano è abitudinario, anche e soprattutto nella cattive abitudini. Inoltre anche il fattore “motivazione” gioca il suo ruolo. Le persone “che stanno bene” sono scarsamente motivate a fare i cambiamenti di vita richiesti di questi tempi, proprio perché non ne percepiscono la necessità a livello personale. Un sostegno psicologico, anche d’emergenza, all’altezza dei cambiamenti richiesti, potrebbe essere la soluzione vincente per uscire da situazioni di stallo e blocchi mentali. Perché, purtroppo, quello che è certo, è che il mondo, dopo questa emergenza, non sarà più lo stesso!

Stessi orari e stessi spazi

In una “normale” famiglia, solitamente, entrambi i genitori lavorano. I figli vanno a scuola e svolgono anche attività extrascolastiche. La sera, a cena, piuttosto che la domenica a pranzo, la famiglia si ritrova poi unita a condividere esperienze. Ognuno ha il suo ruolo ed ognuno ha a disposizione il proprio tempo e spazio per svolgerlo. In una situazione attuale, nella quale tutti si ritrovano con tutti nello stesso identico momento, può risultare difficile a chiunque ristabilire, spazi, tempi e confini. Chi resta a casa in questi giorni, deve affrontare una delle più grandi sfide psicologiche, rallentare e imparare ad aspettare, rispettando necessità e spazi altrui. La convivenza è molto più facile quando è l’individuo a stabilirla. Un obbligo cambia invece la prospettiva di una scelta, mostrandola come un vincolo indissolubile, nel quale è possibile sentirsi incastrati. Per vivere con maggiore serenità questa nuova condizione e per trovare un equilibrio mentale ai nuovi processi psicologici che si innescano in un ambiente familiare, qualche volta è meglio rivolgersi a professionisti della salute mentale per essere affiancati con un sostegno psicologico adeguato e concreto.

Mai più come prima

Le giornate rallentano, i ritmi si placano e diminuiscono stimoli e sollecitazioni esterne. É tempo di iniziare a sfruttare il tempo. Acquisire consapevolezza che è il momento di prendersi cura di noi stessi e assumerci le responsabilità nei confronti degli altri. L’ascolto diventa indispensabile, una priorità e un richiamo più attento allo sguardo introspettivo. Calmare il corpo, oltre alla mente, aiuta a ristabilire equilibrio. Trovare compromessi e riscoprire il silenzio, sono le uniche strade percorribili, nella personale affollata giungla della vita attuale. Questo è il momento per guardarsi dentro e guardare con più attenzione anche chi abbiamo accanto. É possibile scoprire verità inaspettate.

Chi invece avrà subito il distacco forzato dai propri affetti, potrà finalmente riabbracciare, con un animo più temprato, i propri cari. Assaporerà ancora di più ogni attimo che potrà con loro condividere. Riconoscerà un valore al tempo che prima non vedeva o non sapeva apprezzare.

Quello che è certo, è che alla fine, tutto sarà diverso. Quando questa quarantena sarà terminata e le persone torneranno a vivere le proprie vite nel mondo esterno, lo faranno con una consapevolezza diversa. Saranno in molti quelli che ne usciranno rafforzati. Le persone avranno riscoperto bisogni, desideri, priorità e valori con i quali misurare se stessi, la famiglia e tutti gli altri. Nessuno tornerà quello di prima.

Fasi di crescita

Adesso ci troviamo nella fase del “trauma” di questa angosciante situazione. Quando tutto sarà finito, ci si aspetta una fase post traumatica. Da questa è importante uscirne con una nuova forma di ottimismo e di speranza, basati su atteggiamenti di consapevolezza e responsabilità reciproca. Il sostegno psicologico in questa fase e in quella successiva, può far accettare meglio la nostra vulnerabilità e l’importanza che la reciprocità ha nella vita di tutti. Non basta pensare a noi stessi, è importante recuperare “il senso del noi”. Una volta sperimentato questo senso di fragilità, il sostegno psicologico che riceveremo dai professionisti della salute mentale farà apprezzare molto di più la vita.

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